Header definitivo

contatori del gas di un palazzo contatori del gas di un palazzo

Cosa è l'accertamento Del.40/2014 e come avviene

La Delibera di ARERA n. 40/2014/R/GAS e successive modifiche e integrazioni (di seguito s.m.i.) stabilisce che i clienti finali – o in alternativa il proprio venditore con formale delega – che richiedono l'attivazione/riattivazione della fornitura di gas per un impianto di utenza:

  • “Nuovo”, (di nuova installazione),

  • “Trasformato” (precedentemente alimentato con altro tipo di gas, poi alimentato a gas naturale da servizio a rete),

  • “Modificato”(impianto di utenza in servizio sul quale sono state eseguite operazioni di ampliamento o manutenzione straordinaria che hanno comportato la temporanea sospensione della fornitura di gas),

Debbano produrre e inviare una documentazione che confermi la corretta esecuzione dell'impianto, nel rispetto delle normative tecniche, per poterne verificare la coerenza.

L’accertamento documentale verrà svolto dal Distributore secondo i dettami delle Linee Guida CIG n.11 del Comitato Italiano Gas, che prevedono due fasi distinte: la prima fase (FASE1) è il controllo “formale” di completezza/congruità documentale; la seconda fase (FASE2), a cui si accede  esclusivamente dopo che la verifica di FASE1 ha avuto esito positivo, è il controllo “tecnico” dei contenuti normati (cioè se l’impianto è stato realizzato e rappresentato nella documentazione in conformità delle norme vigenti), anche questa con esito finale positivo o negativo.
Per entrambe le fasi (FASE1 e FASE2) se l’esito è negativo, sono previste comunicazioni in forma scritta (lettere di sospensione per la FASE1 e di esito negativo finale dell’accertamento per la FASE2) accompagnate da comunicazioni telefoniche al cliente.

Gli impianti di utenza in servizio, già allacciati alla rete di distribuzione gas, sono esclusi dall’accertamento documentale Del. 40/2014 e s.m.i.

Le tipologie di impianti post contatore soggette ad accertamento documentale Del.40/2014 sono:

  • Impianti di utenza alimentati a gas attraverso reti canalizzate per uso non tecnologico (riscaldamento, cottura cibi, produzione di acqua calda sanitaria, condizionamento), sono esclusi quelli destinati ad uso tecnologico (cicli produttivi industriali e/o artigianali). Nel caso di impianti promiscui “Tecnologico e Riscaldamento”, l’accertamento avverrà esclusivamente sulla parte d’impianto ad uso riscaldamento.
     

L'assoggettamento di un impianto di utenza a quanto previsto dalla Del n. 40/2014/R/GAS è sempre nella responsabilità del Venditore all'atto di attribuzione dell'uso del gas, ai sensi del TISG (1).

(1)“TISG” è l’allegato A alla deliberazione dell’Autorità (ARERA) “Testo integrato delle disposizioni per la regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di bilanciamento del gas naturale”.

Di seguito, le indicazioni da seguire per ottenere l’attivazione/riattivazione della fornitura del gas, dopo il nuovo allacciamento alla rete di distribuzione del gas o a seguito della modifica di un allacciamento preesistente.

È necessario premettere che il cliente finale deve affidare i lavori di esecuzione/modifica dell’impianto gas post contatore a una ditta regolarmente iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio; la ditta deve essere abilitata ai sensi del D.M. n.37 del 22 gennaio 2008 (è opportuno chiedere preventivamente all'installatore la copia del certificato o della visura camerale, rilasciati dalla Camera di Commercio, che attestino tale abilitazione).

Una volta realizzato l'impianto, il cliente finale deve richiedere l'attivazione della fornitura alla società di vendita prescelta, la quale fornirà copia dell’apposita modulistica prevista (Allegato H/40 e Allegato I/40 debitamente compilati nelle parti di propria competenza) necessari all’accertamento documentale da parte del distributore.

Il cliente finale e l’installatore dovranno compilare e sottoscrivere i moduli suindicati consegnati dal venditore in occasione del contratto di somministrazione o di modifica delle condizioni contrattuali preesistenti.

La documentazione prescritta deve essere inoltrata al Distributore attraverso i recapiti e canali di contatto previsti.

Il distributore sottoporrà ad accertamento la documentazione per verificare se l'impianto per cui è stata richiesta l'attivazione della fornitura di gas è stato realizzato nel rispetto delle norme tecniche e di sicurezza previste.

Poiché il distributore può avviare l’attivazione della fornitura solo dopo aver ricevuto e poi verificato tutta la documentazione consigliamo di attivarsi per tempo, onde evitare possibili ritardi nell’effettiva attivazione/riattivazione del servizio.

In caso di accertamento positivo dei documenti, la fornitura sarà attivata o riattivata dal distributore; in caso di accertamento negativo il distributore non potrà procedere all’attivazione o riattivazione della fornitura e il cliente finale dovrà presentare una nuova richiesta di attivazione della fornitura alla società di vendita prescelta, dopo che l'installatore avrà provveduto a eliminare tutte le non conformità riscontrate durante l’accertamento dei documenti, e notificate con apposita comunicazione dal distributore.

Pagina aggiornata al 29 marzo 2021